Un’azienda che aggrega e anima la vita di un intero Paese! La Fabbrica Birreria Pedavena nasce nel lontano 1897 grazie ai fratelli Luigi, Sante e Giovanni Luciani, originari di Canale d’Agordo.
Già nei primi del’900 iniziò la produzione, ma ci volle quasi un decennio per portarla ad una capacità produttiva di 10 mila ettolitri di birra tenuto conto che, all'inizio del secolo, l’industria birraria italiana era ancora arretrata, rispetto a quella del resto d’Europa.
Sino all'avvento della Prima Guerra Mondiale, la Fabbrica si era arricchita di nuovi impianti e il prodotto birra iniziava a diffondersi nel Triveneto.
Nel 1917, con l’invasione austro – ungarica, lo stabilimento venne saccheggiato dei suoi impianti in rame, oltre che distrutto parzialmente da un incendio che ne comportò la sua ricostruzione.
Risale al 1927 la realizzazione della splendida sala cottura, realizzata con un’eccellente lega di rame e completata con mosaici e pregevoli stucchi che, tutt'oggi, conservano ancora il loro splendore, rappresentando per gli addetti ai lavori la miglior immagine della produzione nella tradizione.
L’anno seguente i fratelli Luciani acquisirono la fabbrica di birra Dreher di Trieste, assorbendo in seguito altre importanti realtà produttive italiane.
La capacità e il grande spirito imprenditoriale dei fratelli Luciani, portò inoltre alla realizzazione del Parco Zoo della Birreria, degli impianti sportivi e di un teatro verde, inaugurato con uno spettacolo diretto da Strehler.
Dopo i tragici e disastrosi eventi della Seconda Guerra Mondiale, il consumo di birra ebbe un notevole impulso, tant’è che nel 1947 raggiunse il record di 124 mila ettolitri annui di produzione. Questo balzo in avanti permise di acquisire ai tre fratelli nuove fabbriche a Torino, Genova e Macomer.
Il gruppo Luciani si ingrandisce sempre più e, nel 1953, inaugurò presso l’Istituto Professionale “Carlo Rizzarda” l’unica scuola per birrai maltatori in Italia, che continuò a funzionare fino all'anno scolastico 1977 – 78.
Negli anni Settanta iniziò un periodo di crisi per lo stabilimento, che venne ceduto in seguito alla multinazionale olandese Heineken. Solo nel 1993 ricompare il marchio Pedavena, dopo 25 lunghi anni di assenza.
Nel 2004 il gruppo annunciò di voler chiudere lo stabilimento di Pedavena. Scatta subito la mobilitazione: gli operai con l’appoggio dei Sindacati e dell’Amministrazione Comunale con in testa l’allora sindaco Franco Zaetta, costituirono il Comitato Birreria Pedavena.
Facendo fronte comune e unendo le forze, in poco tempo vennero raccolte oltre 27.000 firme digitali e altrettante cartacee, ottenendo l’appoggio, l’attenzione e il sostegno di opinion leader, politici locali e nazionali, oltre che del Parlamento Europeo.
Dopo alterne vicende, il 10 gennaio 2006 arrivò il tanto atteso annuncio della rinascita di questa bandiera simbolo del Nordest italiano: il Gruppo Castello di Udine rilevò lo stabilimento, facendo risuonare il 4 aprile 2006 la sua sirena, decretando l’inizio di un nuovo ciclo nella storia della birra italiana.
Le eccellenze locali in vetrina alla Bottega Dolomitica
Grazie all'impegno di Birra Castello S.p.A. e della Birreria Pedavena, ha aperto la Bottega Dolomitica situata nel lato sud della Fabbrica, che propone ai visitatori un’ampia gamma di saperi tipici delle Dolomiti Bellunesi come salumi, formaggi, pane e dolci, oltre agli immancabili gadget e storici “stivali” in vetro con cui si sorseggiava la Birra Pedavena. Questa location segna il punto di arrivo delle visite guidate alla Fabbrica, che si svolgono ogni giorno su prenotazione.